Questo non era un semplice live, era la presentazione prima del nuovo disco Il Minuto Secondo e come tale è stata organizzata.
I tavoli con i centrotavola, il locale con sedie e divanetti, l’atomsfera, era tutto perfetto per accogliere la prima del Minuto secondo.
Fabio ha iniziato in sordina, quasi non capivamo se stesse provando il suono o cosa. Ha attaccato al piano Questo strano abisso e silenzionsamente ci saimo accomodati tutti, piano piano sono saliti sul palco anche i membri delle nuove logichee Marco Santoro che accompagna il pezzo con il suo fagotto.
E Questo strano abisso riempie l’aria dello Studio 2 e saluta il pubblico.
Con il gruppo acquista una veste particolare, tutto il live avrà una veste particolare, molto più “rock “ rispetto all’originale incisa su disco.
Mayday, bellissima, Federica Sala non è presente e Fabio fa anche la sua parte.
Poi Loop già eseguita in questo stesso posto a febbraio, per me questa volta con più energia.
Avevi freddo…splendida, splendidi loro, non so che avevano quella sera, ma se li avevo trovati un po’ “scompagnati” a febbraio, sabato erano tutti allo stesso modo eleganti, amalgamati non solo musicalmente ma anche visivamente. Io li ho trovati perfetti, nonostante qualche errorino dovuto presumo all’emozione. E di emozione questo pezzo ne ha fatta girare tanta. Anche in questo caso come per Loop l’ho preferito rispetto all’esecuzione di febbraio.
Su Canto alla durata si scatena un piccolo coro, la conosciamo già tutti e siamo felici di accennare un silenzioso canticchiare sotto la voce di Fabio. Bella, bella fatta col gruppo, che vi devo dire.
L’antidoto viene fatta senza il violino, Elena Cirillo non era presente, viene fatta in modo diverso, ma ugualmente in modo molto piacevole.
E poi…il pezzo che da disco non sopporto, diventa il mio preferito durante il live. I don’t love you, che bella esecuzione fatta con il gruppo, veramente mi ha impressionato, come cambiano le prospettive da una esecuzione all’altra. Assente anche Maddalena Balsamo per la parte parlata e quindi silenzio, solo musica, bellissima.
Fine di Vigilia.
A questo punto ci aspettiamo i brani di Memorabilia in ordine e così all’inizio sembra.
Sonnet 18, Silent worship, Alessandro Russo è bravissimo, poi sale sul palco Lele Battista per When I’m Lead In Heart, sono veramente bravi, altro che ritocchi, bravi anche durante i live e da profana penso che siano pezzi nn facili da cantare. Lele ha la capacità di entrare e uscire dalla scena quasi sgusciando, con una timidezza che si trasforma in grande eleganza.
Da qui in poi non mi ricordo bene se fabio ha fatto subito Eine kleine fruhlingsweise, credo di si, e poi hanno attaccato con Amore elettrico, la più bella versine live che abbia sentito, Bow House, idem, poi credo Vuoto mimato e Orpheus, non mi ricordo l’ordine.
Frivolous Tonight con Santoro alla tromba, Comfortably numb, e infine sale sul palco Davide Ferrario alla chitarra per duettare con Fabio su Patriots di Battiato e su L’Addio (credo), poi Lele battista ancora con ferrario per Prospettiva Nevskij sempre di Battiato. E poi? Bis di Canto alla durata? E chi si ricorda più l’ordine.
Non è stata una semplice presentazione disco, ma un concedersi da parte di tutti i musicisti al pubblico, senza riserve, tutto meravigliosamente mischiato, presente, passato e speriamo anche il futuro di collaborazioni per tutti questi ragazzi.
Bhe…grazie, non c’è molto altro da dire