Nel delicato silenzio di una mattina di marzo io vorrei dirvi questo, sperando di esservi amico, anche da lontano, per farvi compagnia o imparare qualcosa vicendevolmente: cercate la bellezza non l'inganno, non lasciatevi convincere dalla consuetudine, non disprezzate ciò che vi sembra simile a qualcosa perché al mondo non esistono copie e il linguaggio, come quello della natura, è sempre solo individuale nell'universale. Il divertimento vero è nella bellezza, quando c'è davvero è come un orgasmo ma bisogna esserci, proprio come in un rapporto sessuale, bisogna essere in due.
Ho imparato a evitare l'inutile e il superfluo, sia nei fatti che nelle parole, il peso del "di più" è solo fuorviante. L'eleganza, la grazia e il mistero non sono cose semplici, o lo sono così tanto da essere addirittura mimetiche con la realtà.
So che la vostra conoscenza è ben più grande di quella che voi stessi sapete, quindi non stupitevi di fronte a chi magari sa dire le cose che conosce meglio di voi ma è auspicabile che voi siate sempre critici e attenti. Dice G. L. Ferretti, "Occorre essere attenti per essere padroni di se stessi".
Il mio secondo album è finito, non tarderà a uscire. A differenza de "L'Esempio delle Mele" qui ci sono gli abissi della mia memoria che lì, per paura dello specchio, avevo evitato...
Ho iniziato a scrivere qui con un flusso di coscienza, adesso invece mi rivolgo a voi sperando di avere un gruppo critico di persone con cui potermi confrontare senza scontri e con il quale fare scoperte che riempiano il vuoto con il quale ciascuno di noi si tormenta.
Allora, eccoci qua.
FC